BUSINESS CONTINUITY
Rimani sempre operativo con la continuità
Continuità informatica per l’impresa che lavora

La continuità del business si ottiene pianificando accuratamente l’acquisto ed implementazione degli strumenti necessari a fare in modo che l’operatività non venga mai interotta da guasti.

Analizzare gli scenari e individuare le esigenze

Un accurata analisi porta alla luce le debolezze dei sistemi e permettere di valutare gli scenari possibili e di scegliere su quali contromisure investire. Si può essere, ad esempio, interessati a prevenire problemi risultanti da mancanza di energia elettrica, rottura di apparati, allagamenti, ma non da castastrofi nucleari, in quanto comprometterebbero tanto la possibilità di erogare il business, quanto il mercato di riferimento.

La Business Continuity è complementare al Disaster Recovery

Spesso la business continuity viene confusa con il disaster recovery, ma le due sono complementari. La più semplice forma di Business Continuity è quella inerente alla ridondanza dei dischi in un array, ma oramai viene data per scontata anche in sistemi di fascia bassa. Allargando il perimetro di difesa, il livello seguente è dato dalla ridondanza degli Hypervisor (un software che crea ed esegue macchine virtuali).

L’obbiettivo è un down… nullo!

In caso di rottura di un server un altro è in grado di prenderne il posto, in alcuni casi addirittura senza riavviare le applicazioni. Lo step successivo è la ridondanza degli storage. Se un intero storage va offline, tramite path ridondati il dato resta sempre disponibile su uno storage secondario. In questo caso il down è nullo.

Nella misura più estrema l’intero sito è duplicato a distanza di chilometri e perennemente allineato. Bisogna notare che in questo caso la latenza dovuta alla distanza, può diventare percepibile, in quanto la propagazione del dato su fibra ottica è rallentata di 1ms alla distanza di 300km.

RISK ASSESSMENT


Procedura gestionale attraverso la quale si identificano le aree di rischio, non necessariamente informatiche, interne ed esterne all’azienda, categorizzandole per gravità e probabilità. Una volta identificate le varie aree di rischio, si può procedere con la bozza di un piano di business continuity, da approvare alla luce dell’analisi dei costi.

GESTIONE DELLA CRISI


La gestione delle crisi è il processo tramite il quale viene sviluppata e applicata la capacità organizzativa di affrontare eventi critici, intesi come situazioni anormali e di grave instabilità che minacciano gli obiettivi strategici, la reputazione o la sopravvivenza stessa di un’organizzazione.

La gestione delle crisi richiede conoscenze e competenze specialistiche del tutto assimilabili a quelle previste nell’ambito della gestione della continuità operativa.

PERCHÉ PREOCCUPARSI


La conoscenza dei rischi che possono compromettere il business, oltre a dare la necessaria consapevolezza, può anche permettere di implementare alcuni accorgimenti a basso costo che possono aiutare in caso di problemi. La consapevolezza permette di spendere la dove più conta.

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